Uno sguardo all’arte culinaria e ai luoghi che la ospitano
“I luoghi del cibo” Stina Wirsèn
Quando si parla di cibo oggi non ci si limita al semplice mangiare, al puro alimentarsi, bensì si va oltre. Oggi il Cibo rappresenta una esperienza sensoriale a 360° che coinvolge tutti e cinque i sensi. A mio avviso infatti la Cucina è l’unica Arte che li coinvolge tutti. Io, da architetto, confesso che per quanto l’Architettura si possa ascoltare, toccare e attraversare, non la si può gustare, leccare, assaporare.
Nel vivere l’esperienza Cibo non si può pertanto tralasciare il luogo in cui essa viene vissuta. La caratterizzazione dello spazio, i suoi colori, le luci, i materiali che la definiscono e le sue forme, ci restituiscono una serie di emozioni e percezioni che influenzano la nostra esperienza.
In quanto architetto, e naturalmente amante del buon cibo e del buon vino, ritengo fondamentale focalizzare l’attenzione non soltanto sul cibo, sulle materie prime che lo compongono, la filosofia dello chef, la mise en place, il servizio, bensì occorre badare anche allo spazio che ci circonda in quel vissuto e che contribuisce all’esperienza nella sua interezza.
Non ho nessuna pretesa nè presunzione di eleggermi a critica gastronomica, ho soltanto la volontà di condividere la mia passione per l’arte culinaria con uno sguardo rivolto ai luoghi che la ospitano: ristoranti, cantine, vinerie, bar, caffetterie, in modo da indagare e far riflettere circa il legame che unisce l’arte del costruire con l’arte per eccellenza sintesi dei cinque sensi: la Cucina.